Piazza Libertà.
Piazza Libertà
Era il 1941. Georges Perec era un bimbo ebreo di appena 6 anni, quando la sua mamma lo portò alla stazione principale di Parigi. Gli comprò un regalo, un giornalino illustrato, e lo fece salire su un treno della Croce Rossa, che salvava e nascondeva figli di ebrei.
Quella fu l’ultima volta in cui Georges vide la sua mamma, deportata e morta nel campo di concentramento di Auschwitz. Il padre, ebreo polacco, partito volontario per difendere la Francia, era morto l’anno prima. Georges crebbe orfano e solo, poi adottato dagli zii. Divenne scrittore, e in uno dei suoi testi ha scritto:
“Di fondo, mi do delle regole per essere totalmente libero”.
« Au fond, je me donne des règles pour être totalement libre »
Questa piazza è intitolata alla Libertà.
Il nome fu scelto nel 1993. La parola riecheggiò nelle strade e nella testa di milioni di persone, alla fine della Seconda Guerra mondiale. E sul valore della libertà si ricostruì la nostra Nazione e si fondò l'idea dell'Europa Unita, senza più regimi totalitari e guerre. Ma la libertà si conquista ogni giorno, facendo la propria parte, rispettando le regole. Ci sono tanti modi, a Bellusco per costruire una comunità libera, resistente, di pace.
Anche tu puoi fare la tua parte. Viva la Libertà.