Monumento agli Alpini.
Monumento agli Alpini
Non era uomo di montagna, il generale Giuseppe Perrucchetti. Era nato a Cassano d’Adda, nel 1839.
Ma era uomo d’armi, e capì che per difendere sulle montagne i confini italiani servivano soldati che sui monti fossero nati e cresciuti: abili alpinisti, abituati al rigore del freddo, alle fatiche, pronti a tutto per difendere le “loro” montagne. L’idea di Giuseppe Perrucchetti piacque al Ministro della Guerra e al Re, che nel 1872 firmò la costituzione del nuovo Corpo degli Alpini. Sono il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, nella loro storia hanno combattuto per la libertà della patria, contro l'invasore o per l'unità. Nella Seconda Guerra mondiale hanno combattuto soprattutto nei Balcani e sul fronte Orientale. La marcia del Corpo d'Armata Alpino verso la salvezza nella tristemente famosa Ritirata di Russa fu drammatica e dolorosa: dei 63mila partiti per la Campagna di Russia, 51mila non fecero ritorno.
Dalla fine della Guerra gli Alpini sono impegnati in molti progetti di pace. L’Associazione Nazionale Alpini ha un Gruppo anche a Bellusco.
E’ nato nel 1990 ed è intitolato ad un giovane Alpino “andato avanti”, Geremia Ravasi: organizza progetti con le scuole, con il Comune, con la Comunità. Il 13 ottobre 2002 il Gruppo ha inaugurato in via Montegrappa questo monumento, in ricordo di tutti gli Alpini “andati avanti”, come recita la scritta sul cippo stesso.
Anche se, come scriveva Mario Rigoni Stern, "andarsene così come loro non è morire, solo andare in avanscoperta verso l'infinito, in attesa di essere raggiunti dagli amici; è camminare in silenzio per le montagne con le ombre dei camosci e dei caprioli, senza muovere i sassi e nemmeno l'aria".