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Essere parte di un mondo più grande

VERSO UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE?

Ci sono immagini che raccontano la nostra storia e, mai come in questo caso, descrivono da dove arriviamo e quale strada vogliamo intraprendere per il nostro futuro. Vi riporto idealmente indietro nel tempo grazie all’opera in copertina, a cura del nostro artista Cusin. Correva l’anno 1958: 65 anni fa venne soppressa la linea dello storico “sgéch”, il tram Monza – Trezzo – Bergamo che transitava anche da Bellusco. Il tram aveva dato ai nostri nonni, ai nostri genitori, la possibilità di spostarsi più rapidamente, di raggiungere più comodamente grandi città in cui si poteva studiare, lavorare, instaurare nuove relazioni. Quel mezzo di locomozione, nel Dopoguerra permise di sentirsi parte di un mondo più grande, di avvicinare comunità diverse, di favorire lo sviluppo e il progresso delle nostre realtà.

Il tempo passò: il trasporto pubblico su ferro venne sostituito dai bus e un grande impulso venne dato agli spostamenti su gomma, con la realizzazione di nuove strade di collegamento, Autostrade e tangenziali. Un modello di sviluppo gravitante su Milano, principale polo attrattore, che negli ultimi anni ha subìto stravolgimenti che richiedono un nuovo sguardo. Dall’ultimo passaggio del tram a Bellusco, oggi rimasta fervida nostalgia nei ricordi dei nostri anziani, sono passati 65 anni e in questo lasso di tempo la società sta affrontando sfide nuove che hanno ancora a che fare con gli spostamenti. Penso alle nuove forme di lavoro, fra cui il crescente ricorso allo smart working, penso all’imminente avvento dell’Intelligenza Artificiale che rivoluzionerà le nostre vite. Ma mi soffermo, in particolare, sulla necessità di un pensiero politico forte sulle politiche territoriali dei trasporti che possa interpretare le reali esigenze di movimento delle persone, di oggi e future dei territori che stanno cambiando.

Purtroppo, non tutti paiono essersene accorti. Trovate accurati approfondimenti all’interno del nostro Informatore relativi a Pedemontana e alle corse tagliate del Trasporto Pubblico Locale. Lo scorrere del tempo è un fattore decisivo: come si può allora, mi chiedo, pensare di realizzare un’autostrada come Pedemontana, pensata trent’anni fa, finora mai realizzata, in un territorio che da tempo chiede una “cura del ferro” e il prolungamento della MM2 da Cologno a Vimercate?

Nelle pagine che seguono trovate il progetto della nuova tratta “D breve” come è stata ideata da Pedemontana, contro la quale stiamo esprimendo in tutte le sedi competenti le forti preoccupazioni e le drammatiche ripercussioni per il nostro territorio. Sono, anzi siamo, purtroppo coscienti che non siamo noi i decisori finali, ma siamo comunque chiamati alla responsabilità di vigilare e contribuire comunque affinché quest’opera possa generare il minore impatto possibile alle nostre campagne e alla nostra viabilità locale.

Il quadro si fa ancor più a tinte fosche considerando il taglio del trasporto pubblico locale le cui sorti organizzative e di gestione sono in capo all’Agenzia di bacino interprovinciale (TPL), che riunisce Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. Senza nessuna interlocuzione, dal mese di settembre un taglio delle corse della linea Z322 (per Cologno Nord) ha impattato in parte anche su Bellusco. Al centro ci sono tematiche complesse, ricadute purtroppo senza comunicazioni preventive sull’utenza: per quanto possibile, abbiamo presentato solleciti e rimostranze nelle sedi competenti, evidenziando la necessità di un rapporto trasparente con chi quotidianamente si affida al mezzo pubblico. La sfida è certamente di più ampia portata perché servono risorse da destinare al trasporto pubblico locale, un tema che Governo e Regione per primi devono affrontare con adeguati investimenti a supportare l’azione degli enti territoriali.

Concludo con un augurio di buone feste di Natale, approfittando dei tanti momenti che le associazioni locali hanno pensato per vivere anche a livello comunitario questi prossimo periodo, nell’attesa dell’anno nuovo: che siano giorni di gioia e serenità, durante i quali riscoprire i valori della nostra comunità e fare memoria di chi siamo e di chi eravamo. Tornando magari, coi racconti, a quel 1958, quando il tram per l’ultima volta attraversò il nostro paese.

Buone Feste a tutti!

Testata
Bellusco Informa
Autore
Mauro Colombo
Pagina
3
Pagina ove continua
3
Pubblicato il: Mercoledì, 29 Novembre 2023

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