UN CITTADINO SPECIALE A BELLUSCO: IL MILITE IGNOTO
L’INIZIATIVA È STATA IDEATA PER TUTTI I COMUNI ITALIANI, IN OCCASIONE DEL CENTENARIO, DA ANCI, PERCHÉ SIMBOLICAMENTE IL VALOROSO SOLDATO DIVENTI CITTADINO DI TUTTI I PAESI E CITTÀ D’ITALIA.
Dal 29 giugno Bellusco ha un cittadino “speciale” in più. È il Milite Ignoto.
Quel giorno infatti il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a questo soldato, simbolo di tutti quelli caduti nella Prima Guerra Mondiale, che non sono stati identificati. La proposta è arrivata a tutti i Comuni d’Italia dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e anche Bellusco ha aderito, con l’approvazione di tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza.
Il progetto è stato proposto da Anci perché quest’anno ricorre il centenario della celebrazione del Milite Ignoto: era il 4 novembre 1921 quando la salma di questo soldato venne tumulata all’Altare della Patria, a Roma, con tutti gli onori.
Raccontano le cronache che un’apposita Commissione avesse lavorato per mesi a questo progetto. Prima di tutto fu necessario scegliere il soldato che, simbolicamente, rappresentasse tutti gli altri: vennero portate nella Basilica di Aquileia undici bare di militari morti e rimasti senza nome.
Fu chiesto ad un’anziana madre, Maria Bergamas di sfilare, davanti a quelle undici bare e fermarsi davanti a quella da lei prescelta. Maria Bergamas era madre di Antonio, triestino e quindi arruolato nell’esercito austroungarico, che decise di disertare, voleva combattere per l’Italia, che considerava la sua Patria. Caduto in battaglia, venne sepolto in un camposanto che poco dopo venne devastato da una bomba. A Maria Bergamas non restava più neppure una tomba su cui piangere il figlio. Per questo venne chiesto a lei, simbolo di tutte le madri di Guerra, di compiere la triste e simbolica scelta tra le undici bare schierate. La donna, in lacrime, si fermò sfinita davanti alla decima, gridando il nome del figlio. Era quella la salma, ignota, che scelse.
Il Feretro arrivò a Roma con un treno speciale, che attraversò lentamente l’Italia intera, per permettere agli italiani di vederla passare. E, arrivato in città, trovò ad attenderlo il Re, le più alte Cariche dello Stato, tutto lo Stato Maggiore dell’Esercito e una folla immensa. La cerimonia si svolse nel silenzio più completo, interrotto solo dal pianto delle madri e delle vedove. Venne tumulato all’Altare della Patria, dove viene ricordato ogni anno con onori solenni dal Presidente della Repubblica.
Anche Bellusco non vuole dimenticare. E lo ricorderà con una speciale iniziativa il prossimo 4 Novembre.